Art. 2.
(Finalità e compiti dell'Istituto).

      1. L'Istituto persegue le seguenti finalità:

          a) svolge attività formative, pre-laurea e post-laurea, per la formazione di volontari e di esperti in grado di operare a livello locale e internazionale nei corpi civili di pace per la trasformazione dei conflitti sociali e per la prevenzione del disagio sociale, della violenza urbana e dell'emarginazione;

          b) propone percorsi formativi qualificati come corsi di perfezionamento, master e corsi di alto perfezionamento a livello di eccellenza, attraverso finanziamenti propri e quote ridotte di iscrizione richieste ai partecipanti;

 

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          c) pratica attività formativa specifica per progetti finalizzati, in collaborazione con enti e amministrazioni dello Stato, nel proprio ambito di competenze;

          d) propone soluzioni e interventi concreti attraverso l'elaborazione di progetti e programmi di intervento, con particolare riferimento al lavoro con le comunità territoriali e ad azioni di empowerment, sia a livello locale che internazionale, in raccordo con l'operatività territoriale e attraverso protocolli di intesa con enti e amministrazioni dello Stato;

          e) studia e ricerca origine, dinamica e sviluppo delle conflittualità, dal livello interpersonale a quello collettivo, con riferimento a fenomeni locali e internazionali;

          f) attraverso una apposita sezione, promuove iniziative destinate alla formazione del personale militare e civile, anche volontario, impegnato in operazioni di interposizione in ambito internazionale; in quest'ambito elabora e programma piani di intervento specifici, in raccordo con altri enti e amministrazioni dello Stato e con l'operatività territoriale.

      2. L'Istituto svolge inoltre le seguenti funzioni:

          a) può concedere borse di studio totali e parziali per la frequenza dei propri corsi; tali borse di studio sono, in particolare, utilizzate per facilitare l'accesso degli studenti provenienti da realtà di emarginazione sociale o da Paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento ad aree esposte a condizioni multitraumatiche;

          b) promuove scambi scientifici a livello internazionale e collabora con analoghi istituti in altri Paesi e con le associazioni internazionali impegnate nello stesso ambito di studi; favorisce il coordinamento della ricerca per la pace in Italia, in collaborazione con i dicasteri interessati, le istituzioni accademiche e culturali e con associazioni operanti nel settore;

 

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          c) diffonde i risultati delle proprie attività attraverso pubblicazioni, riviste, seminari, incontri e ogni altra forma giudicata opportuna;

          d) promuove la conoscenza nelle scuole di ogni ordine e grado di studi, ricerche e altre iniziative volte alla diffusione di una educazione e di una cultura per la pace;

          e) collabora con le istituzioni e gli enti impegnati nel settore al fine di creare proficue sinergie nel rispetto delle rispettive finalità.